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sabato 2 febbraio 2008

L’UGUAGLIANZA E LE PARITA’ DELLE DONNE E DEGLI UOMINI
NELLA VITA LOCALE
Una Carta Europea che invita gli enti locali ( regioni, Province, Comuni, a utilizzare i loro poteri a favore di una maggiore uguaglianza delle donne e degli uomini


La Carta europea per la parità fra donne e uomini nella vita locale é destinata agli enti locali e regionali d'Europa che sono invitati, a prendere pubblicamente posizione sul principio della parità fra donne e uomini e ad attuare, sul proprio territorio, gli impegni definiti nella Carta.
Per assicurare la messa in atto degli impegni, ogni ente locale deve redigere un Piano d'azione per la parità che fissi le priorità, le azioni e le risorse necessarie alla sua realizzazione.
Inoltre, ogni ente territoriale s'impegna a collaborare con tutte le Istituzioni e Organizzazioni esistenti sul suo territorio per promuovere concretamente l'instaurarsi di una vera uguaglianza.
La Carta è stata redatta nell'ambito del progetto (2005-2006) realizzato dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa. Il progetto è stato sostenuto dalla Commissione europea nell'ambito del 5° Programma d'azione comunitario per la parità tra donne e uomini.
L'uguaglianza delle donne e degli uomini é un diritto fondamentale per tutte e per tutti e, rappresenta un valore determinante per la democrazia. Per essere compiuto pienamente, il diritto non deve essere solo riconosciuto per legge, ma deve essere effettivamente esercitato e riguardare tutti gli aspetti della vita: politico, economico, sociale e culturale.
Malgrado i numerosi esempi di un riconoscimento formale e dei progressi compiuti, la parità fra donne e uomini nella vita quotidiana non è ancora una realtà. Nella pratica donne e uomini non godono degli stessi diritti. Persistono disparità politiche, economiche e culturali, - per esempio le disparità salariali e la bassa rappresentanza in politica.
Queste disparità sono prassi consolidate che derivano da numerosi stereotipi presenti nella famiglia, nell'educazione, nella cultura, nei mezzi di comunicazione, nel mondo del lavoro, nell'organizzazione della società….. Tutti ambiti nei quali è possibile agire adottando un approccio nuovo e operando cambiamenti strutturali.
Gli enti locali, come il comune di Santa Marinella, che sono gli ambiti di governo più vicini ai cittadini, rappresentano i livelli d'intervento più idonei per combattere il persistere e il riprodursi delle disparità e per promuovere una società veramente equa. Essi possono, nelle loro sfere di competenza ed in cooperazione con l'insieme degli attori locali, intraprendere azioni concrete a favore della parità.
Inoltre, il principio di sussidiarietà, che si applica a tutti i livelli di governo – europeo, nazionale, regionale e locale - ha un ruolo particolarmente importante per quanto riguarda l'attuazione del diritto alla parità. Gli enti locali e regionali d'Europa, pur esercitando responsabilità di diversa portata, possono e devono avere un ruolo positivo nella promozione della parità con azioni che producano un impatto sulla vita quotidiana dei cittadini.
I principi dell'autonomia locale sono strettamente legati al principio di sussidiarietà. La Carta dell'autonomia locale del Consiglio d'Europa del 1985, firmata e ratificata da una grande maggioranza di Stati europei, sottolinea "il diritto e la capacità effettiva per gli enti locali di regolamentare e gestire, nell'ambito della legge, sotto la propria responsabilità e a vantaggio del loro popolo, una parte importante degli affari pubblici".
L'attuazione e la promozione del diritto alla parità deve essere al centro del concetto dell'autonomia locale.
La democrazia locale deve permettere che siano effettuate le scelte più appropriate per quanto riguarda gli aspetti più concreti della vita quotidiana quali la casa, la viabilità, la sicurezza, i trasporti pubblici, il lavoro , la sanità in senso generale la qualità della vita .
Inoltre, il pieno coinvolgimento delle donne nello sviluppo e nell'attuazione di politiche locali e permette di prendere in considerazione la loro esperienza vissuta, il loro modo di fare e la loro creatività.
Per giungere all'instaurarsi di una società fondata sulla parità, è fondamentale che gli enti locali integrino completamente la dimensione di genere nelle proprie politiche, nella propria organizzazione e nelle relative procedure. Nel mondo di oggi e di domani, una effettiva parità tra donne e uomini rappresenta inoltre la chiave del successo economico e sociale - non soltanto a livello europeo o nazionale ma anche nelle nostre Città e nei nostri Comuni.
Il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa e la sua Commissione delle elette locali e regionali opera, da molti anni, attivamente per la promozione della parità tra donne e uomini a livello locale e regionale. Nel 2005, il CCRE ha creato uno strumento destinato ad essere utilizzato concretamente dalle autorità locali europee: "la città per l’uguaglianza". Identificando le buone procedure di un certo numero di Città e di Comuni europei, "La città per l’uguaglianza" propone una metodologia per l'attuazione di politiche di parità a livello locale e regionale. La Carta è la razionalizzazione di tale strumento.
Il ruolo degli enti locali per la promozione della parità dei sessi è stato affermato nella Dichiarazione mondiale della IULA (Unione Internazionale delle città e dei poteri locali) intitolata "Le donne nel governo locale" e adottata nel 1998. La nuova organizzazione mondiale, Città e Governi Locali Uniti, ha ugualmente fatto della parità uno dei suoi principali obiettivi.
Detto questo cominciamo a lavorare per una corretta parità tra uomo e donna, visto le prossime elezioni Comunali, iniziando proprio dalla definizione delle liste elettorali.
Il Partito Democratico si impegnerà strenuamente perché questo avvenga, non solo come immagine di facciata, ma cercando di portare all’amministrazione di questo Comune, da sempre avaro di presenze femminili, quante più donne possibili.